“Abbiate il coraggio di testimoniare Gesù, il pellegrinaggio è un’opportunità per esporsi e aprirsi maggiormente all’ascolto di Dio”, con queste parole, il vescovo della diocesi di Acireale, mons. Antonino Raspanti, ha affidato il mandato ai ragazzi della sua Diocesi che si recheranno al Giubileo dei Giovani, in programma a Roma. Nella Capitale Venerdì 1 agosto sarà lo stesso presule, presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, a presiedere la celebrazione eucaristica per tutti i giovani pellegrini siciliani giunti a Roma.
La Sicilia sarà rappresentata da oltre 2mila partecipanti e la delegazione acese, con i suoi duecento giovani, sarà una delle più numerose tra le diocesi siciliane, a conferma di una Chiesa locale viva, dinamica e desiderosa di incamminarsi con i giovani nel cuore della Chiesa universale.
Un mandato dal respiro missionario, che il vescovo ha consegnato al termine della Santa Messa, celebrata in cattedrale martedì 29 luglio, alla presenza anche del cardinale Paolo Romeo.
È stato un momento di preghiera vissuto insieme, impronta di una comunità che cammina unita dai paesi più piccoli fino ai centri urbani più popolosi.
Un vero e proprio mosaico di volti, storie, percorsi di fede e ricerca, composto da più di trenta realtà ecclesiali tra gruppi parrocchiali, oratori, associazioni, movimenti e comunità.
“Non lasciate che questo momento vada sprecato” – Così nell’omelia il vescovo Raspanti, “cercate dentro di voi e troverete Gesù che è già dentro di voi. Dio è amore e amore non è solo una parola o un sentimento; oggi ci sono troppi fraintendimenti e delusioni. Cos’è davvero l’amore? Perché Dio è amore? Incontrare Gesù, il nostro Salvatore, è incontrare l’amore incarnato. L’amore si vive nella comunità, nell’attenzione verso gli altri. Senza incontrare gli altri in Gesù e per Gesù, l’amore diventa delusione. Dio ci è rivelato dallo Spirito Santo. Andiamo quindi alla scuola del Maestro interiore, mentre Maria ci custodisce.”
A guidare il cammino “romano” della delegazione diocesana è l’Ufficio di Pastorale Giovanile, diretto da don Orazio Sciacca, che ha sottolineato:
“La partecipazione straordinaria di oltre duecento giovani è frutto di un lavoro capillare, fatto di ascolto e vicinanza nelle parrocchie, negli oratori, nei gruppi. Non è un semplice viaggio, ma una tappa significativa nel percorso di fede di ciascuno. Il nostro sogno è che questo Giubileo non resti un ricordo isolato, ma diventi seme di rinnovamento nelle comunità locali”.
Tra i partecipanti, anche alcuni giovani provenienti da contesti particolarmente fragili. Dall’Istituto Penale per i Minorenni di Acireale sarà presente Alex, accompagnato dal cappellano Don Francesco Mazzoli, a testimonianza di un cammino di speranza e riscatto. “È un segno di fiducia e di rinascita – dichiara don Francesco – camminare insieme a questi giovani perché significa credere nella possibilità di un futuro diverso per ciascuno di loro”.
Questo significa che la Chiesa è casa per tutti, capace di includere e valorizzare ogni storia. Il pellegrinaggio a Roma si inserisce nel più ampio cammino del Giubileo del 2025 iniziato da Papa Francesco e proseguito da Papa Leone XIV, che ha indicato proprio i giovani come protagonisti di un nuovo inizio.
La diocesi di Acireale risponde con entusiasmo e responsabilità, rappresentando un volto giovane della fede
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