Al via a Siracusa la seconda edizione del concorso nazionale “Le diverse abilità nel mondo della ristorazione”, manifestazione dedicata ai giovani diversamente abili organizzata dall’Associazione maitres italiani ristoranti e alberghi (Amira) che si tiene per due giorni al Park Hotel.
La dichiarazione del sindaco alla cerimonia inaugurale del concorso per diversamente abili nella ristorazione:
“Siracusa, città inclusiva per eccellenza – ha detto Francesco Italia – è il luogo naturale di questa manifestazione e ci candidiamo da subito ad ospitare le prossime edizioni per valorizzare nella maniera migliore il ruolo che questi ragazzi speciali possono svolgere nella società”.

Alla cerimonia hanno partecipato anche il presidente del consiglio comunale, Moena Scala e il consigliere comunale Chiara Ficara, in prima linea nella riuscita dell’edizione siracusana dell’evento, e i vertici dell’Amira: dal presidente nazionale Valerio Beltrami al gran maestro Luciano Graziano.
“Noi crediamo – ha aggiunto il sindaco Italia – nelle grandi potenzialità di questi ragazzi, che sono solo alla ricerca di un’opportunità per mettere a frutto le loro abilità. Per tale ragione che abbiamo dato il nostro patrocinio, anche se solo a titolo gratuito, ma vogliamo essere accanto a voi per divulgare e testimoniare il vostro impegno. Un grazie, in questo senso, va a Bernadette Lo Bianco che con la sua associazione Sicilia Turismo per Tutti sta facendo un lavoro egregio e ci stimola ad impegnarci per l’inclusione e l’accessibilità”.
Dopo avere ringraziato gli organizzatori per la scelta di Siracusa, anche il presidente del consiglio comunale ha insistito sul valore dell’inclusione “che è un concetto più esteso – ha detto – rispetto all’integrazione. L’inclusione valorizza le qualità e le competenze di questi ragazzi nel contesto sociale – ha aggiunto Moena Scala – e la loro esperienza è un arricchimento per tutti. È una dimensione che deve riguardare ciascuno di noi e che ci deve sensibilizzare, anche noi politici, a portare avanti progetti come quelli che oggi possono essere finanziati con la legge su Dopo di Noi. Dobbiamo tutti portare avanti il giusto messaggio di uguaglianza e di coinvolgimento per superare le differenze”.
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